Tel Aviv

20 settembre 2008 - collina della primavera

Ad essere sinceri il primo impatto con Tel Aviv non è stato uno dei migliori ... ok ... probabilmente il fatto era dovuto alla tarda ora in cui è atterrato l'aereo, (circa le 3.30 del mattino) e naturalmente al sonno, al caldo, alla umidità e alla vista degli edifici non proprio moderni e alquanto scassati. Però è stata solo la prima impressione e come spesso accade si tratta di quella sbagliata. Quindi cominciamo dalle impressioni reali dopo una breve ma efficace dormita!

Ok, confesso che anche dopo la dormita la situazione iniziale non fu delle migliori a causa del grande caldo, della umidità e del mal di testa... ma tutto questo si dimentica facilmente se dopo una breve passeggiata sul lungo mare di Tel Aviv vi concedete una sosta al "Manta Ray", uno dei posti più "cool" di tutta la città con una spettacolare vista mare; l'arredamento non è dei migliori ma è un posto di grande fascino con un'ottima cucina e un fantastico staff molto giovanile (sono sicura che i maschietti troveranno questo posto di loro gradimento). Vi posso consigliare delle ottime uova servite con la pancetta e una freschissima insalata oppure una shakshuka (piatto tradizionale della colazione israeliana) servita con formaggio e del pane caldo e il tutto, se volete può essere accompagnato da un gustoso champagne che vi farà brindare all'incontro con un paese dalle mille risorse. Mi chiedo se esiste un modo migliore per cominciare il viaggio?

La particolarità dello stato di Israele è sicuramente lo Shabbat, ossia la festa del riposo per gli ebrei e di conseguenza il giorno di chiusura di quasi tutti gli esercizi commerciali e non solo, si assiste ad uno svuotamento impressionante della città e ad un affollamento delle spiagge. Quindi, non avendo altro da fare fino al tramonto (il momento che indica la fine dello Shabbat) mi sono adattata e ho deciso di passare la giornata sulle meravigliose spiagge di Tel Aviv. Un particolare che non dovete assolutamente trascurare quando entrate in acqua sono le bandierine di vari colori che indicano la situazione del mare e quando vedete la bandierina nera non entrate in acqua perché le onde possono essere davvero pericolose però se non sono molto alte vi divertirete, è una specie di luna park gratuito e di una spa gratuita in quanto le onde vi massaggiano. Provare per credere! Dopo un piacevole pomeriggio trascorso sulla spiaggia, sono partita per la mia prima esplorazione della città: un giro nel quartiere yemenita, abitato dai ragazzi giovani a causa degli affitti bassi... e molto pittoresco. Finita la mia esplorazione, lo Shabbat era giunto al termine e mi sono concessa un aperitivo al "Cafè Bialik" dove ho assaggiato dei gamberetti davvero sublimi, ma anche il salmone teriyaki era molto buono... anche se tutto in porzioni molto piccole, ideale per stimolare l'appetito e infatti dopo ero talmente affamata che sono andata a cena.

Il luogo prescelto per la prima cena in Israele era "Hashdera 34" (il mio posto preferito), una specie di bistrot frequentato da locali con dei prezzi buoni e un ottimo cibo. Vi consiglio di provare le favolose melanzane alla griglia con del formaggio oppure il kebab ma se preferite il pesce sono sicura che San Pietro servito con del riso e la salsa di ceci vi piacerà! Io, da buona italiana ho scelto la pasta condita con pollo e fagiolini, naturalmente è diversa dalla classica pasta italiana ma non meno buona. Come avrete capito, Tel Aviv è una città che vi offre una cucina internazionale di altissimo livello e servizio ma se pensate di spendere meno rispetto all'Europa avrete delle brutte sorprese. Se andate al risparmio scegliete il fast food israeliano, molto buono.