Ritorno da Israele

28 settembre 2008

Domenica mattina. Il tempo dei saluti finali... ma prima dei saluti finali sono riuscita a respirare ancora un po' quella bellissima aria israeliana. Come al solito ho fatto la prima colazione in albergo e dopo sono andata in giro per le vie con cui ho fatto amicizia. L'idea era di fare un po' di shopping ma poi, pensandoci bene, lo shopping si può fare anche a casa (in fondo abito nella città più modaiola di tutta Italia), così ho deciso di fare ciò che facevano i locali, bere un caffè. Dopo il mio tanto amato doppio espresso, ho passeggiato per la città e ho visto zone fino a quel momento per me inesplorate, sono tornata su Dizengoff Street dove ho cercato un "juice bar" e dove ho bevuto un succo fresco di mango e banana, era come se volessi mangiare e bere di tutto, come se non volessi dire addio a questa bellissima terra. Così ho deciso di fare un ultimo sforzo alimentare e di assaggiare la famosissima shakshuka. Shakshuka è il piatto della colazione israeliana a base di uova e pomodori, ma poi ci sono altre varianti come per esempio con la cipolla oppure con i peperoni. Più tardi quel giorno ho parlato con i locali che mi hanno detto il nome del bar con il shakshuka migliore, "Dr Shakshuka". Io invece sono andata da "Tozeret Haaretz", un bar piccolissimo e un po' nascosto. La mia seconda colazione mi è piaciuta tanto e mi sono concessa anche una fetta di cheese cake. Finito di mangiare era già tardi così ho abbandonato l'idea di fare una passeggiata fino all'albergo e ho fermato un taxi... in pochi minuti ero rientrata e già mi aspettava lo stesso tassista del venerdì sera pronto a portarmi via.

L'aeroporto di Tel Aviv, Ben Gurion, dista circa mezz'ora di macchina ma bisogna tenere conto del traffico e alla fine ci si impiega un'ora. Se mai doveste capitare da quelle parti tenete conto degli elevati controlli di sicurezza e andate in largo anticipo. Il mio volo, di nuovo verso Zurigo, era previsto per le 15.55, alle 13.30 io ero già in aeroporto. Potrebbe sembrare tanto in anticipo ma non è così perché ho passato più di un'ora ai controlli; credo sia l'aeroporto più controllato del mondo. Il volo è stato molto tranquillo, a dire il vero mentre decollava io dormivo, ma siamo partiti in ritardo e abbiamo dovuto cambiare la rotta a causa del elevato traffico aereo sopra la Grecia. Da mangiare era buono e anche tutti gli intrattenimenti della Swiss (ho visto "Maid of honor" e un pezzo di "Sex & the City"). Quando siamo arrivati in Svizzera credo di aver avuto uno schock a causa della temperatura, nel giro di poche ore sono passata da 35 a 15 gradi e probabilmente ero l'unica ancora con i sandali! Velocemente ho cambiato l'aereo e mi sono imbarcata sulla mia ultima tratta Zurigo-Milano. A mezzanotte circa, a differenza delle valigie rimaste in Svizzera, ero a casa più stanca che mai. Cosa mi ha dato questo viaggio? La fede... la fede nelle persone e mi piace credere che mi ha ridato anche me stessa.

Andrea sta riposando dopo aver visto tutte le foto di Israele

Il giorno dopo il mio ritorno ho invitato a casa i miei amici preferiti, Andrea e Angela, abbiamo mangiato una pizza e dopo abbiamo guardato le foto seduti comodamente sul divano. Volete sapere il risultato? Guardate la foto. Spero che a voi il mio racconto non abbia fatto lo stesso effetto. La cosa più strana nella vicenda era che il film era una cosa giapponese, abbastanza spaventosa. Quella notte non sono riuscita a dormire granché bene perché mi sono rimaste impresse alcune scene del film molto esplicite e sanguinarie. Ma i maschi sono diversi: dormono bene anche se c'è un terremoto.

Se invece vi è piaciuta questo mio prodotto, vi invito di recarsi al blog webanca, nato 6 anni dopo, nel 2014. Mi ero stufato di fare i siti web come questo perché il lavoro da svolgere è eccessivo; specialmente se il tempo a disposizione è limitato. Così ho confidato i miei racconti dei viaggi ad un blog, sempre gratuito. Le fotografie sono poche, quelle sostanziali riferite al posto viaggiato, due soli filmati e le storie brevi e succinte, più per i miei futuri ricordi che con l'intenzione di dare una descrizione precisa e potenzialmente utile a quelli interessati a ripetere l'avventura.

Una bella festa popolare in Israele

Siamo verso la fine dell'ottobre del 2017. Sto guardando il sito ricordandomi con la nostalgia uno dei viaggi più belli che ho intrapreso. Nove anni fa ho visitato l'Israele. In questo periodo cosa è successo nel Medio Oriente? Di tutto e di più, da un punto di vista, e niente se si guarda dall'altro angolo. La storia dell'ISIS la conosciamo bene ed è legata fortemente a questa zona della sfera terrestre anche se le origini provengono dalle altre parti del mondo. Ma la situazione nel paese stesso è rimasta uguale. Tentativi infiniti da tutte le parti, mediazioni internazionali più improbabili, cambi dei governi su entrambi i lati ha risultato in un grande zero. Davvero non si riesce a trovare una soluzione? Oppure non si vuole arrivare ad un soluzione?

Domani sarà Natale e siamo nell'anno 2021. Ieri abbiamo raggiunto il massimo storico delle persone contagiate durante questa malatia cinesepandemia ed il nostro governo ha fatto i nuovi provvedimenti per contenere la stessa. Ero arrabbiatissima quando ho visto cosa hanno messo sul tavolo ed ancora di più quando ho sentito le giustificazioni delle nuove misure. Ma nessuno là in alto si è accorto che c'è qualcosa che non torna? Un anno fa eravamo tutti liberi, per far compere di Natale, come anche quest'anno, e il numero dei contagiati era minore nonostante oggi abbiamo quasi 90% delle persone vaccinate. Non capiscono che "l'unica arma che abbiamo", come dicono loro, non funziona molto bene. Guardo cosa fa anche Israele. La quarta dose?! Anche loro non capiscono niente. Mi vengono dei dubbi perché tutto il mondo sta diventando pazzo e irragionevole. Non è che dietro tutto questo c'è qualcuno che "unge"; la pandemia o l'uso dei vaccini, oppure entrambe le cose insieme? Dietro c'è un bel guadagno, nesso lo può negare. Quando parliamo dei valori dell'Occidente, nessuno menziona mai il più importante: il soldo. Suon male, ma è la pura verità